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Scelta della scarpa

Aggiornamento: 1 giu 2020


Molta attenzione deve essere prestata alle scarpe osservando delle scarpe vecchie che vengono usate sia durante l’attività sportiva che delle scarpe di uso quotidiano. Questa ispezione ci può fornire importanti informazioni sulle anormalità della deambulazione e sui pattern di carico. La scarpa stessa infine, può essere la sorgente del problema. Una scarpa inadeguata ad un certo sport o ad un certo piede può contribuire o causare problemi non solo al piede ma a tutto l’arto inferiore.


La scarpa “ideale” per la corsa sarà certamente inadeguata per attività di gioco come lo squash o il tennis in cui gli scatti e i salti eseguiti comportano sollecitazioni completamente diverse per l’arto inferiore e la scarpa.


Occorre capire se la sintomatologia riferita dal paziente sia correlata oppure no alle condizioni della scarpa. E’ difficile in queste poche righe elencare tutti i casi in cui la scarpa può provocare danni e quali sono le correzioni da apportare all’attrezzo sportivo per cui citerò solo alcuni esempi macroscopici per poi rimandare i più curiosi a testi più competi o a professionisti preparati.


1: Si pensa che la scarpa più morbida sia più confortevole; generalmente questo è un errore perché la suola deve avere una rigidità sufficiente a proteggere la pianta del piede dagli insulti esterni e dai corpi estranei nella figura si vede il tipo di suola inadatto che deve essere evitato.

2: La tomaia deve essere abbastanza rigida e deve mantenere le sue caratteristiche inalterate nel tempo per sostenere il piede e la caviglia durante l’atto atletico. Quando la tomaia perde queste caratteristiche si deve cambiare la scarpa.

3: Il tacco deve essere sufficientemente rialzato rispetto alla pianta del piede soprattutto se ci sono problemi al tendine di Achille o alla fascia plantare.

Quando ci sono deformità (alluce valgo) o flogosi metatarso-falangee l’uso di scarpe che stringono il metatarso può essere un fattore di aggravamento. Le scarpe con avampiede largo permettono di alleviare la pressione sul metatarso e permettono alle dita del piede di allargarsi bene durante la corsa o la marcia.


Ci sono in commercio anche delle ortesi di silicone che limitano l’impatto e la frizione articolare contro la scarpa.

Naturalmente sarà necessario limitare l’allenamento sportivo o addirittura sospenderlo. Dopo l’allenamento si potrà mettere del ghiaccio sulla parte dolorosa per 10’ mentre il piede viene tenuto alto.

 
 
 

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Dott. Giuseppe Ridulfo

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