La cervicalgia è l’equivalente della lombalgia a livello della colonna cervicale; uguale è la causa e simili sono le conseguenze. Entrambe sono dovute ad una compressione delle strutture nervose che ci sono all’interno della colonna vertebrale da parte dei dischi intervertebrali. Anche questo caso di solito l’approccio a questo problema consiste nel consigliare al paziente di stare a riposo, eventualmente di indossare un collarino morbido per alleviare la pressione sulla colonna e di prendere dei farmaci analgesici (i cosiddetti FANS come nimesulide salicilati o simili) e miorilassanti. Le manipolazioni vertebrali possono fornire un discreto beneficio, come pure tutte le tecniche che riducono la pressione sui dischi intervertebrali (pompages, trazioni e terapia fisica con correnti antalgiche). Molto utile può essere l’iniezione di cortisonico sulla radice nervosa che è stata schiacciata dall’ernia discale. La cervicobrachialgia acuta se non curata tende a guarire da sola in 3 mesi. La correzione posturale e le tecniche che tendono a far rientrare la protrusione discale (tipo Mc Kenzie) sono molto efficaci. Se il dolore dura per un periodo maggiore di tre mesi e non riceve beneficio da nessun tipo di approccio medico o fisioterapico può essere necessario ricorrere all’intervento (questo succede in un numero molto limitato di pazienti).
Cervicalgia
Aggiornamento: 4 mar 2020
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