Pronto Soccorso
Cervicalgia
In questa sezione troverete alcune informazioni su come praticare un primo soccorso per alleviare i dolori di alcune patologie. Queste indicazioni non sostituiscono un trattamento professionali che solo il medico è di grado di eseguire.
La cervicalgia è l’equivalente della lombalgia a livello della colonna cervicale; uguale è la causa e simili sono le conseguenze. Entrambe sono dovute ad una compressione delle strutture nervose che ci sono all’interno della colonna vertebrale da parte dei dischi intervertebrali. Ci sono però molte altre strutture che se attivate da stimoli dolorosi possono produrre sintomatologie ricollegabili alla cervicobrachialgia: i muscoli paracervicali, alcune articolazioni, i legamenti, per cui è indispensabile la valutazione da parte di un medico esperto nel ramo.
Di solito l’approccio a questo problema consiste nel consigliare al paziente di stare a riposo, eventualmente di indossare un collarino morbido per alleviare la pressione sulla colonna e di prendere dei farmaci analgesici (i cosiddetti FANS come nimesulide salicilati o simili) e miorilassanti. Gli esercizi in cui si riesce ad ottenere un rilassamento muscolare sono utili e devono essere somministrati con indicazioni precise.
Le manipolazioni vertebrali possono fornire un discreto beneficio, come pure tutte le tecniche che riducono la pressione sui dischi intervertebrali (pompages, trazioni e terapia fisica con correnti antalgiche). Molto utile può essere l’iniezione di cortisonico sulla radice nervosa che è stata schiacciata dall’ernia discale.
La cervicobrachialgia acuta se non curata tende a guarire da sola in 3 mesi. La correzione posturale e le tecniche che tendono a far rientrare la protrusione discale (tipo Mc Kenzie) sono molto efficaci. Gli esercizi di riequilibrio della postura sono molto utili soprattutto se somministrati dopo valutazione medica
Se il dolore dura per un periodo maggiore di tre mesi e non riceve beneficio da nessun tipo di approccio medico o fisioterapico può essere necessario ricorrere all’intervento (questo succede in un numero molto limitato di pazienti).
Le manifestazioni cliniche con cui si manifesta la malattia possono essere le più varie e si elencandole principali di seguito.
Torcicollo acuto
. Paziente giovane (15-30 a.).
. Attacchi con guarigione spontanea in 7-10 giorni.
. Troviamo uno schema articolare parziale estremo: la testa è inclinata lateralmente, una rotazione e una flessione laterale sono completamente bloccate; gli altri movimenti sono meno limitati ma tutti dolorosi.
Dolore cervicoscapolare monolaterale
. Il paziente ha solitamente più di 25 anni.
. Il dolore è intermittente (alcune settimane) con periodi senza dolore tra un attacco e l'altro; forse non sempre dallo stesso lato.
. Oltre i 50 anni, il dolore può diventare costante.
Dolore radicolare monolaterale
. Il paziente ha sicuramente più di 35 anni.
. La stessa anamnesi dei 2 casi precedenti.
Il dolore diventa molto forte e continuo, difficile da controllare con farmaci presi per bocca. Occorre eseguire una infiltrazione di cortisone sulla radice nervosa compressa; questo allevia rapidamente il dolore. Altrimenti bisogna aspettare che il dolore diminuisca dopo alcuni mesi.
Acroparestesie
. Parestesie a entrambe le mani e ai piedi in un paziente oltre i 60 anni.
. La causa è una piccola protrusione bilaterale, solitamente irriducibile.
Dolore scapolare bilaterale
. Il paziente generalmente è oltre i 60 anni.
. Dato che si tratta di una protrusione centrale, è necessario un approccio manipolativo particolare(forte trazione, trazione con leva).
Colpo di frusta ( whiplash injury )
Il termine colpo di frusta non costituisce una diagnosi, indica solamente il tipo di trauma che è avvenuto. Quando un'auto viene tamponata dal di dietro, la testa del paziente subisce prima un iperestensione e poi una iperflessione.
Sono possibili varie lesioni: lesione legamentosa, muscolare, frattura, protrusione discale centrale (in molti casi).
La serie degli eventi è ben nota: il pz rimane stordito per un momento, la radiografia eseguita al Pronto Soccorso è di solito negativa. Di routine si consiglia il collarino cervicale ma si è visto da tutte le ricerche cliniche che la sua utilità è solo nei 2-3 giorni che seguono il trauma.
Il giorno dopo, il collo è molto doloroso e rigido, fissato in flessione; il colpo di tosse fa male.
Il dolore e la limitazione rimangono abbastanza forti per alcune settimane e migliorano gradualmente in alcuni mesi.
La manipolazione e il massaggio eseguiti da una persona esperta possono essere di grande aiuto.
In alcuni casi si rileva soprattutto tensione muscolare e contrattura a livello dei muscoli trapezi e delle spalle. La Neuroproloterapia, con delle piccole iniezioni di glucosio al 5% e lidocaina, riesce a ridurre la sintomatologia dell'80-90% fin dalle prime sedute. La procedura è scarsamente dolorosa e poco invasiva.